Napoli, 22 Gennaio 2015
Proprio belle storie quelle dell’Azienda Page Personnel Italia spa di Milano e dell’Associazione Robe da Leoni, appena concluse con l’inaugurazione di una sonda neonatale per incannulazione ecoguidata di vene centrali a disposizione dei bambini del reparto di oncologia dell’ospedale Santobono Pausilipon, ve le vogliamo raccontare.
Innanzitutto il progetto, che insieme ai bambini, è il protagonista principale della storia. Si tratta della “sonda per incannulazione ecoguidata di vene centrali”: una rivoluzione moderna che porterà dei grandi benefici ai piccoli pazienti oncologici del Santobono-Pausilipon. Come ci ha spiegato il dr. Luca Sidro, chirurgo oncologo dell’ospedale che ha preso in carico la sonda, questo utilissimo strumento consentirà di introdurre in modo meno invasivo i cateteri, attraverso cui i bambini oncologici ricevono terapie farmacologiche e nutrienti durante tutte le fasi della malattia. L’incannulazione ecoguidata eviterà ai piccoli pazienti non solo un ulteriore intervento per introdurre il sondino, ma anche le possibili infezioni e la sclerosi della vena dopo l’intervento di rimozione.
Poi gli altri protagonisti della storia che ci hanno aiutato a portare a termine il progetto: un’azienda di Milano, la Page Personnel Italia spa ed una piccola associazione napoletana, Robe da Leoni, nata dalla battaglia di un vero “leone” Roberto di Roberto, che ha combattuto fino alla fine contro il cancro lasciando ai suoi amici e familiari una delle più grandi eredità: la voglia di aiutare gli altri contro la malattia.
La Page Personnel Italia spa ogni anno invita i suoi dipendenti a fare una donazione in payroll giving destinando una o più ore mensili del proprio lavoro al finanziamento di un progetto sociale. Ogni anno aiutano diverse associazioni. Nel 2013 avevano già aiutato il Santobono con l’acquisto di un’incubatrice per il reparto di Terapia Intensiva Neoanatale, ma venuti in visita a Napoli per l’inaugurazione dell’incubatrice, nel vedere la realtà di un ospedale pediatrico, sono rimasti talmente colpiti nel capire quanto il loro contributo fosse di concreto aiuto ai bambini e alle loro famiglie, ben oltre l’immaginato, che hanno voluto continuare a mandarci il loro contributo anche nel 2014.
Poi c’è l’Associazione Robe da Leoni, che ci ha regalato una grande commozione all’inaugurazione della sonda. E sì, perché la storia di Robe da Leoni, ricca di intense emozioni, parte da lontano. Per raccontarla, usiamo le parole di chi ha fondato Robe da Leoni:
Robe da Leoni è un’associazione nata per ricordare Roberto di Roberto, un “giovane leone” di 36 anni che un cancro si è portato via il 30 marzo 2010.
Subito dopo aver salutato Roberto, si è fatta strada tra amici e parenti la convinzione che bisognasse trasformare il dolore in qualcosa di utile. Ci siamo fatti una domanda: cosa vorrebbe Roberto ora? La risposta è stata semplice: fermare le lacrime, che per quanto umane e comprensibili non servono a molto, e usare le forze per fare gesti concreti che aiutino le persone colpite dalle sofferenze di questa terribile malattia. Aiutare non solo i malati ma anche i parenti che li assistono, i volontari che li aiutano e i ricercatori che nei laboratori combattono ogni giorno la loro battaglia.
Nasce così “Robe da Leoni”.”Robe” nel senso di Roberto, naturalmente, ma anche nel senso di “cose”, quelle (tante) che bisogna fare per ridurre le sofferenze, avendo sempre di mira l’obiettivo finale di sconfiggere il cancro. E per farlo ci vuole forza e coraggio: da veri, indomiti “leoni”, appunto.
Il 17 maggio 2010 abbiamo fatto il primo passo, un incontro per mettere insieme le idee e confrontarsi. Il 4 giugno 2010, con le sottoscrizioni ufficiali, l’idea diventa realtà. “Robe da Leoni” si presenta a tutti quelli che, per un motivo o un altro, vogliono fare qualcosa, anche se non hanno mai conosciuto Roberto. Per noi, che Roberto lo abbiamo conosciuto ed amato, è il nostro modo per dirgli che è sempre qui, vicino a noi. E che, caro Roby, vogliamo “ricominciare da te”.
Ebbene, il primo passo è fatto: grazie a Roberto e alla forza che ha infuso nei suoi parenti e nei suoi amici, e agli amici di Milano della Page Personnel, oggi al Santobono Pausilipon si alleviano le sofferenze di tanti bambini e delle loro famiglie. Un grazie ai donatori che lo hanno reso possibile, un grande grazie a Roberto che ci guardi da lassù: abbiamo “ricominciato da te”!
![Nella foto l dr. Luca Sidro, il chirurgo oncologo che ha preso in carico la donazione della sonda, mostra i vantaggi del suo utilizzo ai partecipanti].](httpss://www.sostenitorisantobono.it/sos/wp-content/uploads/2015/01/013-300x200.jpg)

